MONTEFALCO
Montefalco, grazie alla sua posizione, dominante le le valli del Tevere, del Topino e del Clitunno, è detta la “Ringhiera dell’Umbria”.
Situata a 473 metri sul livello del mare, Montefalco fa parte della prestigiosa guida “I borghi più belli d’italia” ed è inserita nel circuito delle “Città dell’Olio”, per lo straordinario extravergine di oliva che vi si produce, e delle “Città del Vino” grazie al Sagrantino di Montefalco DOCG famoso ormai in tutto il mondo.
La Città è ricca di storia e fu scelta dall’imperatore Federico II per soggiornarvi a lungo, ha dato i natali a ben 8 santi tra i quali ricordiamo Santa Chiara della Croce. Ritroviamo la spiritualità e la tranquillità che si respirano nelle strette vie della città e nella campagna circostante, anche nelle chiese impreziosite da affreschi meravigliosi. Assolutamente da vedere sono gli affreschi di Benozzo Gozzoli.
BEVAGNA
Città fondata dai romani sulla Flaminia con il nome di MEVANIA, ha conosciuto il suo splendore in epoca medievale essendo centro di scambi commerciali e di produzione di tessuti tipici. Assolutamente da non perdere è la visita alla piazza Silvestri che ospita il Palazzo Gotico dei Consoli.
Bevagna è il teatro una singolare rievocazione storica detta “Mercato delle Gaite” durante la quale la cittadina torna, come per magia, in epoca medievale ed il turista può rendersi conto di come si svolgeva la vita in quei secoli. Ci sono botteghe artigiane che producono carta, tessuti, corde, manufatti in ferro ed in vetro come si faceva una volta. Si possono gustare i piatti tipici della cucina medievale, poveri negli ingredienti ma assolutamente pieni di sapore.
TREVI
La storia di questo borgo dell’Umbria inizia in epoca molto antica, il territorio infatti risulta abitato fin da epoca preistorica, successivamente, in epoca imperiale l’antico insediamento assunse una grande importanza, perché sorgeva nelle immediate vicinanze della Via Flaminia.
Successivamente la città divenne sede vescovile, fu dominata dal popolo dei Longobardi e inglobata ne Ducato di Spoleto, nel corso del 1220 il borgo si costituì come libero comune e si affiancò politicamente alla potente Perugia; nel corso del secoli seguenti Trevi divenne un dominio dello Stato Pontificio, fino a che il territorio non fu annesso all’Italia dopo l’unificazione.
Visitando la cittadina di Trevi si possono osservare alcune importanti costruzioni di tipo religioso, come la Chiesa di Sant’Emiliano, intitolata al vescovo, oggi santo, che secondo la leggenda venne ucciso durante il governo di Diocleziano, costruita nel corso del XV secolo e che custodisce un altare del Sacramento attribuito all’artista Rocco da Vicenza e la Chiesa di San Francesco, di origine duecentesca, che vede la presenza di alcuni affreschi del 1300.
SPELLO
Situato in una zona collinare, ai piedi del monte Subasio, nella valle Umbra, il paese ( m 280, ab. 8042 ) è rinomato per il suggestivo borgo di carattere romano. E’ la cittadina umbra dove si sono riscontrate le maggiori tracce di epoca romana : le mura e le porte augustee ( Porta Venere, Porta Consolare e Porta Urbica ), le terme e i resti dell’ anfiteatro. A quei tempi infatti dovette svolgere un ruolo di primaria importanza per la vicinanza con la via Flaminia. Successivamente, presa dai longobardi, divenne parte del Ducato di Spoleto e nel XIV secolo passò sotto il dominio dello Stato e della Chiesa. Oggi è rinomata per la famosa infiorata del Corpus Domini, vero e proprio capolavoro, a carattere sacro, della manualità popolare spellana.Suggestivo il Belvedere di Posterula, punto più alto dell’ abitato.
SPOLETO
La città di Spoleto oggi è famosa soprattutto per il Festival dei Due Mondi, e per alcune opere come il Ponte delle Torri, la Rocca Albornoziana, il Duomo o i molti resti romani come L’arco di Druso, il teatro romano o il Ponte Sanguinario. Già da lontano si nota la maestosità della rocca e del Ponte delle Torri, un acquedotto molto probabilmente costruito intorno al XIII secolo. La Rocca Albornoziana, fatta costruire nel 1362 dal Cardinale Albornoz, su progetto del Gattaponi, con la sua torre della Spiritata e la Camera Pinta, affrescata con dipinti quattrocenteschi, è assolutamente da non perdere. Numerosi resti romani come l’Arco di Druso, che introduceva al foro, l’attuale piazza del Mercato, L’elegante casa romana attribuita a Vaspasia Polla con pavimenti e mosaici ancora intatti, il Teatro Romano, del II-I secolo a.C., il Ponte Sanguinario, ponte Romano con volte alte 9 metri su cui passava la Flaminia, attualmente al di sotto del piano stradale. Per quanto riguarda il Medioevo, il Duomo, sorto nel 1067 sui resti di una chiesa del IX secolo, offre una visione suggestiva; all’interno si possono ammira affreschi di Filippo Lippi, che tra l’altro è qui sepolto.
ASSISI
La città di Assisi è nota nel mondo per San Francesco, il Santo Poverello, e come simbolo di pace. Simboli di questa vocazione religiosa della città sono le numerose chiese che vi sorgono. Infatti osservando Assisi dalla pianura antistante si notano subito la maestosità della Basilica di San Francesco e i numerosi campanile delle chiese interne alle mura. La città sorge sulle pendici del Monte Subasio, in una splendida posizione panoramica sulla valle umbra, tra i 300 e i 100 metri di altitudine. Una visita ad Assisi parte necessariamente dalla Basilica di San Francesco, che domina la città. Si può posi visitare la piazza del Comune, con il tempio romano di Minerva e i palazzi comunali. Interessanti anche le chiese di San Rufino e di Santa Chiara, oltre a quella di Santa Maria degli Angeli, nella pianura sottostante, che contiene al suo interno la Porziuncola, costruita da San Francesco. DA vedere anche l?eremo delle carceri e la Rocca Maggiore.
VALNERINA
La Valnerina è la valle del fiume Nera, che nasce nella zona dei Monti Sibillini nelle Marche, attraversa una zona montuosa nell’Umbria sud-orientale, per poi raggiungere Terni e di lì sfociare nel Tevere presso Orte.
La valle si caratterizza per il suo carattere montuoso; stretta e tortuosa, si divide tra le province di Terni, Perugia e Macerata.
Tra i maggiori centri si hanno Ferentillo, Visso e Scheggino, mentre dalla vallata si raggiungono facilmente Norcia, Cascia e Spoleto.
Il Monte Vettore è il rilievo montuoso più alto del massiccio dei Sibillini, con i suoi 2.476 metri di altitudine.
La facciata esterna dell’arco montuoso invece domina il Pian Grande di Castelluccio di Norcia, una vallata ricca di coltivazioni di lenticchia, legume caratteristico del luogo.
Dalla vetta del monte si può ammirare in giornate limpide il Gran Sasso a sud-est e il Terminillo a sud-ovest, il litorale marchigiano e l’Adriatico ad est.